Pronome personale plurale che indica le persone alle quali ci si rivolge, corrispondente al plurale di “tu”. Può essere omesso quando il soggetto è chiaro, ma è sempre espresso per evitare ambiguità, in presenza di più soggetti, per dare rilievo al soggetto, nelle contrapposizioni, nelle esclamazioni e nelle comparazioni. Può essere usato con valore impersonale per riferirsi in modo generico a un gruppo di persone o a tutta l’umanità. Può essere usato con valore enfatico, in inizio di frase, o posposto al verbo o in fine di frase, per evidenziare il soggetto e lo stato in cui si trova, o per esprimere minaccia, aspirazione o desiderio. In passato, in alcune regioni d’Italia, veniva usato come forma di cortesia al posto di “tu”.
Pronome personale di seconda persona plurale, utilizzato al posto della forma “vi” per conferire un particolare rilievo al soggetto cui ci si sta rivolgendo.
Pronome personale di seconda persona plurale, utilizzato al posto delle forme atone “vi” e “ve” per conferire particolare enfasi. Può essere utilizzato anche in forma esortativa per invitare all’azione o per dimostrare le proprie capacità. Inoltre, può essere utilizzato per indicare la disponibilità nei confronti di qualcuno o per tornare a discutere di un argomento di interesse.
Pronome personale di seconda persona plurale utilizzato nei complementi indiretti. Inoltre, può essere utilizzato per indicare il luogo di provenienza o di residenza dell’interlocutore.
Il pronome “voi” viene utilizzato per rivolgersi a più persone contemporaneamente. Inoltre, l’uso del “voi” può indicare una certa formalità o distanza tra chi parla e chi ascolta, ma può anche essere utilizzato come segno di rispetto o cortesia. Al contrario, il passaggio dal “voi” al “tu” può indicare un rapporto di confidenza e familiarità tra le persone coinvolte.
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