La lettera dell’alfabeto che può rappresentare una vocale chiusa velare o una semiconsonante velare in italiano, mentre in latino e in altre lingue rappresenta la vocale velare di massima chiusura. Può formare dittonghi con le vocali a, e, i, o, e può essere preceduta da consonanti velari come c, g, q. La forma a U è simile a un ferro di cavallo e viene utilizzata anche in una manovra automobilistica per invertire il senso di marcia.
Lettera dell’alfabeto utilizzata come abbreviazione in alcuni contesti specifici, come ad esempio il simbolo dell’uranio nella chimica, il simbolo dell’energia potenziale nella fisica, o la sigla “u.” utilizzata in numismatica per indicare un unicum, ovvero una moneta nota in un solo esemplare.
Avverbio che indica un luogo non specificato, utilizzato per indicare un’ubicazione generica o per riferirsi a un luogo precedentemente menzionato. In passato, la lettera “u” veniva utilizzata anche per rappresentare il suono della consonante fricativa labiodentale sonora “v”, ma successivamente venne introdotta la distinzione grafica.
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