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talamo

Ambiente destinato alla coppia di sposi, spesso caratterizzato dalla presenza di un letto matrimoniale. In poesia, il termine può essere utilizzato come sinonimo di letto.

Il termine “talamo” viene utilizzato in senso figurato per indicare il matrimonio. Inoltre, si può usare l’espressione “condurre al talamo” per indicare il momento in cui due persone si sposano. Al contrario, l’espressione “contaminare” o “macchiare il talamo” viene utilizzata per indicare l’adulterio, ovvero l’infedeltà coniugale.

Il termine “talamo” si riferisce a una formazione anatomica presente nel diencefalo, costituita da due nuclei ovoidali di sostanza grigia, situati simmetricamente negli emisferi cerebrali, sotto i ventricoli laterali e a lato del terzo ventricolo. In botanica, il termine “talamo” indica invece l’apice dell’asse fiorale sul quale sono inseriti gli antofilli.

Nella struttura del fiore, la porzione che ospita gli organi riproduttivi maschili e femminili e che costituisce il luogo in cui avviene la fecondazione.

Il termine ‘talamo’ può riferirsi a diverse costruzioni o strutture, come ad esempio il palco più basso delle antiche navi greche e romane dove sedevano i rematori, oppure una piccola costruzione coperta e finemente elaborata presente nelle imbarcazioni di lusso dell’età tolemaica, dove il sovrano o il padrone della nave intratteneva i suoi ospiti. Inoltre, il termine può indicare anche il palco su cui venivano eseguiti i drammi liturgici nelle rappresentazioni medievali, sul quale venivano erette costruzioni in legno e tela che rappresentavano i luoghi in cui si svolgeva il fatto.

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