Pratica violenta e armata esercitata da gruppi organizzati contro gli avversari politici o sociali, giustificata dalla presunta inadeguatezza delle istituzioni pubbliche. Inizialmente attuata da ex combattenti della prima guerra mondiale, si diffuse soprattutto durante il periodo fascista, con la costituzione delle squadre d’azione fasciste, che agivano contro gli oppositori del regime mussoliniano.
Pratica politica che si avvale dell’uso della violenza per intimidire gli avversari, attuata da gruppi organizzati noti come squadracce. In senso esteso, indica l’attività di qualsiasi formazione politica, in particolare di destra, che fa della violenza uno strumento di lotta contro i propri avversari. Il comportamento degli aderenti a tale pratica è caratterizzato da intolleranza, aggressività e prepotenza.
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