Pronome personale riflessivo o reciproco, utilizzato come complemento oggetto, che indica la persona o le persone stesse che compiono l’azione espressa dal verbo.
Pronome personale riflessivo che indica l’individuo che compie l’azione del verbo in forma intransitiva.
Termine utilizzato come complemento di termine nella coniugazione dei verbi riflessivi apparenti, indicante l’azione compiuta da un soggetto su se stesso. Può anche essere utilizzato con valore intensivo come dativo etico o di interesse, per esprimere un’azione che riguarda esclusivamente il soggetto stesso.
Forma impersonale del verbo utilizzata al posto della prima persona plurale o per esprimere azioni generiche o indeterminate, come nell’espressione “si dice che…”. Inoltre, può essere utilizzata in formule fisse per indicare la disponibilità di un bene o servizio, come in “affittasi” o “vendesi”. In passato, veniva anche utilizzata in posizione enclitica in poesia o in espressioni arcaiche.
i libri certi si rileggono volentieri; lo steccato intorno al giardino si tolse.
Termine utilizzato per rafforzare il significato di una frase, con valore pleonastico, come ad esempio nell’espressione “non sa più quel che si dica”. Può anche essere utilizzato per affermare una proposizione, come sinonimo di “certamente” o “indubbiamente”.
Avverbio che indica l’affermazione o la conferma di quanto appena detto o la concordanza con quanto espresso da un’altra persona.
Parola utilizzata come avverbio di quantità per indicare un grado elevato o intenso di un’azione o di un aggettivo. Viene anche utilizzata in frasi comparative in correlazione con “come” o “quanto” e in funzione correlativa con il valore di “sia…sia”, “tanto…quanto”.
Congiunzione che indica l’affermazione o la conferma di quanto affermato in precedenza.
Parola utilizzata per esprimere una proposizione consecutiva conclusiva esplicita o implicita, in correlazione con “che” per introdurre una proposizione esplicita e con “da” per introdurre una proposizione implicita. Può anche essere utilizzata per esprimere l’idea di fare in modo che qualcosa accada o fare in modo da ottenere un certo risultato.
Utilizzato per introdurre una proposizione coordinata con valore conclusivo, indicando in tal modo che ciò che è stato detto precedentemente porta ad una determinata conclusione o conseguenza.
Utilizzato in correlazione con “come” per introdurre una proposizione temporale con il verbo all’indicativo, indicando l’immediata successione di un evento rispetto ad un altro.
Termine avversativo utilizzato in passato con il significato di “tuttavia” o “nondimeno”, per indicare una contrapposizione o una limitazione rispetto a quanto detto precedentemente.
Parola utilizzata per esprimere un’affermazione o una conferma di ciò che è stato detto o chiesto.
Avverbio che indica l’affermazione o la conferma di quanto appena detto o la concordanza con ciò che è stato espresso.
Parola utilizzata come risposta affermativa per accettare una proposta o confermare un fatto. Può essere espressa anche con un cenno del capo. Inoltre, può essere utilizzata per esprimere speranza o rafforzare una risposta affermativa.
In una proposizione disgiuntiva, termine che esprime l’affermazione contrapposta al negativo ‘no’. Inoltre, può essere utilizzato come avverbio per indicare un’incertezza o una probabilità, oppure per esprimere una situazione di incertezza o alternanza.
Espressione enfatica utilizzata per confermare la veridicità o l’importanza di una notizia o di un evento.
Parola utilizzata come risposta al telefono al posto di “Pronto?” con tono interrogativo in risposta a chi chiama.
Termine antico e letterario che indica l’uguaglianza o l’equivalenza tra due o più elementi, utilizzato in modo esclusivo nella lingua antica.
Mi dispiace, ma la definizione “s.m. inv.” non è sufficiente per poter elaborare una nuova definizione del vocabolo “si”. Potresti fornirmi ulteriori informazioni o contestualizzazioni?
In particolare al plurale, indica i consensi o i voti favorevoli espressi in un’elezione o in un referendum, rappresentando la maggioranza dei votanti.
Utilizzato come aggettivo invariabile che indica una situazione favorevole, positiva o fortunata, ad esempio un momento o una giornata “si”.
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