Azione di rimuovere o estrarre qualcosa che è stato precedentemente inserito in un’altra cosa. Ad esempio, sfilare l’ago o le perle da una collana. Può anche riferirsi all’atto di rimuovere un arrosto dallo spiedo o far uscire la corda dal moschettone nell’alpinismo. In senso figurato, può indicare anche l’azione di recitare il rosario o parlare male di qualcuno attraverso una serie di ingiurie o pettegolezzi.
Azione di rimuovere un indumento o un accessorio dal proprio corpo, come scarpe, calze, guanti o giacca.
Rimuovere qualcosa che si trova tra altre cose tirandolo via con forza. In senso esteso, portare via qualcosa di nascosto o con modi subdoli.
Rimuovere i fili, in particolare quelli di un tessuto, come ad esempio l’orlo di una tovaglia. In senso esteso, può anche indicare l’azione di eliminare i nervi dalla carne.
Separarsi o allontanarsi da un insieme di oggetti o persone precedentemente allineati o in fila.
Separare o rimuovere qualcosa da un insieme o da un tessuto, causando la disintegrazione del filato. Inoltre, anche il verbo sfilare può indicare il distacco accidentale di un indumento o di un accessorio, come una calza o un gioiello.
Rimuovere il filo o l’arrotatura da una lama, come ad esempio un rasoio o un coltello.
Causare la rottura o la separazione di una parte del corpo o di un oggetto, in particolare del filo delle reni, attraverso una forte pressione o una forza violenta.
Perdere la nitidezza del filo di una lama, rendendola meno tagliente.
Muoversi in avanti o indietro, passando attraverso un luogo, con un movimento fluido e continuo, senza interruzioni o ostacoli, utilizzando l’aiuto di una forza esterna.
Muoversi in fila, seguendo un ordine prestabilito, davanti a superiori, autorità o pubblico.
Immagazzinare nella propria mente o percepire attraverso i propri occhi una successione di immagini o pensieri che si susseguono l’uno dopo l’altro, come se stessero sfilando davanti a noi.
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