Che occupa il posto numerico corrispondente al numero sei in una serie, rappresentato dal simbolo 6° nella numerazione araba e da VI in quella romana. Può riferirsi alla posizione di un piano in un edificio, al grado massimo di difficoltà nell’arrampicata libera, alla sestina come forma poetica, all’intuito fine e alla capacità di prevedere, al mondo subacqueo o, in senso figurato, a un fanfarone che si mostra eroico solo quando il pericolo è già passato.
Individuo che si trova al sesto posto in una serie ordinata o graduatoria.
Una frazione matematica che rappresenta la sesta parte di un intero, ovvero una delle sei parti uguali in cui può essere divisa l’unità. Ad esempio, un sesto del guadagno.
In architettura, il sesto è il termine che indica la curvatura dell’arco, che può essere di diversi tipi, come ad esempio a sesto acuto, a sesto ellittico, a sesto pieno, a sesto rialzato o a sesto ribassato.
Termine che in passato indicava uno strumento di misura, il compasso, utilizzato per tracciare circonferenze e segmenti di cerchio.
Condizione di equilibrio e regolarità, sia in termini di misura e posizione, sia di disposizione e ordine. In senso esteso, indica l’atto di sistemare, disporre o riordinare qualcosa. Può anche essere utilizzato in senso figurato per indicare uno stato di malessere o squilibrio fisico o mentale, oppure per descrivere l’effetto di un evento che destabilizza una persona o una situazione.
Dimensione di un formato di libro, che può essere grande o piccolo.
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