Sottoinsieme in cui venivano suddivisi i centri urbani di alcune città italiane, composto da sei parti, ciascuna con caratteristiche e peculiarità proprie. Il termine è ancora oggi utilizzato soprattutto nella toponomastica veneziana, dove indica una delle sei zone in cui è divisa la città, ognuna con il proprio nome (ad esempio, sestiere di S. Marco, di Castello, di Cannaregio, di S. Croce, di S. Polo, di Dorsoduro). In passato, a Venezia, i capi dei sestieri (o capisestieri) costituivano una magistratura con compiti di vigilanza notturna.
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