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segno

Rappresentazione visibile di un contatto tra due oggetti fisici, come impronte, graffi o tracce, che possono essere utilizzati per identificare o distinguere l’oggetto che li ha prodotti. In senso figurato, il segno può anche indicare un’impressione duratura lasciata da un evento o una situazione sulla personalità o sul comportamento di una persona. Inoltre, il segno può essere considerato come l’effetto visibile di una causa fisica, come ad esempio i segni dell’invecchiamento.

Rappresentazione grafica, convenzionalmente accettata, di un’entità astratta o concreta, che può essere costituita da punti, linee, curve o figure. In alcuni casi, può essere sostituito dalla tracciatura di un segno di croce, utilizzato al posto della firma da chi non sa scrivere.

Qualsiasi elemento o contrassegno che permette di distinguere o rendere riconoscibile una persona, un oggetto o un luogo rispetto ad altri simili. Questi elementi possono essere di natura fisica, come nei, voglie e cicatrici, o di altro tipo, come simboli o segni distintivi.

Oggetto o simbolo al quale viene assegnato un valore specifico sulla base di una convenzione, senza che ci sia un legame diretto di causa-effetto. Ad esempio, il colore verde del semaforo è un segno di autorizzazione al passaggio.

Elemento che rivela una circostanza o un fatto, passato, presente o futuro, indicando un indizio o un sintomo di una situazione. Può essere un segnale di malattia o un sintomo di inquinamento, ma anche un indizio favorevole o sfavorevole.

Espressione o gesto che rivela uno stato d’animo, un atteggiamento o un proposito, utilizzato come dimostrazione o testimonianza di qualcosa. Inoltre, può essere utilizzato come mezzo di comunicazione in situazioni in cui non è possibile parlare o come prova di rispetto. L’assenza di segni può indicare l’assenza di vita o la mancanza di notizie su di sé.

Qualsiasi elemento visibile o percepibile che indica o manifesta qualcos’altro, come una linea, una figura o un oggetto. Può essere utilizzato per indicare il punto a cui si è giunti o a cui si deve giungere, per prevenire qualcosa o per lasciare un’impressione duratura.

Indicazione visibile o tangibile che serve a segnalare o identificare qualcosa. In ambito della lettura, il segno rappresenta il punto di arrivo raggiunto durante la lettura di un testo, che può essere segnalato attraverso un segnalibro o perso nel caso in cui si smarrisca il punto a cui si vuole arrivare.

Punto di riferimento o bersaglio, sia letterale che figurato, che rappresenta un obiettivo da raggiungere o un elemento fondamentale da individuare. Può essere oggetto di tiro o di attenzione, e il suo raggiungimento può rappresentare il successo di un’azione o di un’impresa.

Simbolo distintivo rappresentato da una bandiera o un’insegna, come descritto in un passaggio letterario di Dante. In senso figurato, può indicare l’appartenenza ad un gruppo o ad un’ideologia, come la fratellanza o la libertà.

Rappresentazione grafica o simbolica di un’idea, di un concetto o di un archetipo, che può essere utilizzata per indicare o comunicare qualcosa, come ad esempio un’informazione, un’indicazione o un avvertimento.

In semiologia, qualsiasi elemento che trasmette un significato all’interno di un processo comunicativo. Il segno linguistico è composto da un elemento grafico o fonico, noto come significante, e da un contenuto concettuale, noto come significato.

Indicazione visibile, come un’insegna o una bandiera alzata, che rappresenta un simbolo o un messaggio.

Simbolo matematico che rappresenta l’orientamento di un numero relativo rispetto allo zero, indicando se esso è positivo o negativo.

Rappresentazione grafica o gestuale di un simbolo, di un’idea o di un concetto. In ambito religioso, il segno della croce è un gesto eseguito con la mano destra per benedizione, che riproduce la forma della croce, simbolo del Cristo crocifisso. Inoltre, nei sacramenti, i segni sacramentali sono simboli che rappresentano la grazia attribuita.

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