Giustificare o discolpare una persona da una colpa, un errore o una mancanza, o da un comportamento che potrebbe essere interpretato come mancanza di riguardo, in modo totale o parziale.
Trovare una motivazione che possa giustificare un’azione o un comportamento considerato inappropriato o sbagliato, come ad esempio un tradimento o un atto irresponsabile. Inoltre, chiedere perdono per un ritardo o un’azione che ha causato un disagio o un danno ad altri.
Perdonare un errore o un’offesa, spesso espresso attraverso formule di cortesia come “mi scusi” o “scusi il disturbo”. Inoltre, utilizzato come espressione di scuse o di pentimento per un atto, un gesto o una scortesia involontaria, come nell’uso dell’ass. “scusi, scusate”. Può anche essere utilizzato come esclamazione ironica per sottolineare qualcosa di eccezionale o straordinario, come nell’uso di “scusa, scusate se è poco!”.
Esporre le proprie scuse o chiedere perdono per un errore o un comportamento scorretto, senza cercare di nascondere o dissimulare la propria responsabilità.
Chiedere perdono o giustificarsi per un errore o un’offesa commessa verso qualcuno.
Esprimere un sentimento di rammarico o di pentimento per un’azione o un comportamento che ha causato un danno o un disagio a qualcuno, chiedendo perdono e giustificandosi per l’accaduto.
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