Complesso di teorie filosofiche e teologiche elaborate da G. Duns Scoto e dai suoi seguaci, che si caratterizzano per la separazione tra filosofia e teologia e per l’affermazione della volontà come elemento preminente rispetto all’intelletto. Lo scotismo tenta di fondere le tradizioni platonico-agostiniana e aristotelico-tomista, riformulando il rapporto tra ragione e fede e approfondendo la separazione tra scienza e teologia, contribuendo così alla crisi del pensiero medievale.
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