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schizzare

Fuoriuscita improvvisa e violenta di un liquido, accompagnata da un effetto di zampillo o spruzzo, come quando l’acqua schizza da un tubo rotto o la birra schizza in faccia a qualcuno.

In senso esteso, il verbo ‘schizzare’ indica un movimento improvviso e rapido, come un balzo o uno scatto. Ad esempio, il tappo dello spumante può schizzare contro il lampadario, oppure una persona può schizzare dal letto al suono del campanello. Inoltre, il verbo può essere usato in senso figurato per descrivere una forte emozione, come la paura o la rabbia, che sembra far schizzare gli occhi fuori dalle orbite o dalla testa.

Azione di far uscire con forza un liquido, a spruzzi o a gocce, o di emettere e lanciare qualcosa con forza.

Macchiare una superficie con spruzzi di liquido, come ad esempio inchiostro o vernice.

Manifestare in modo evidente un sentimento o uno stato d’animo, come ad esempio gioia, rabbia o invidia. Inoltre, può essere utilizzato per indicare un aspetto florido e sano di una persona.

Rappresentare in modo sintetico e veloce, con pochi tratti essenziali, un disegno, un ritratto, un paesaggio o descrivere in modo conciso gli elementi fondamentali di un racconto, romanzo o ambiente.

Venire a contatto con schizzi di liquido che causano bagnatura o sporcizia sul proprio corpo o sui propri vestiti.

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