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schiacciare

Esercitare una forte pressione su qualcosa, causandone l’appiattimento, la deformazione, la rottura o il danneggiamento. In senso esteso, livellare premendo e appiattendo. Inoltre, investire con forza, come nel caso di un incidente stradale. Infine, schiacciare può anche indicare il desiderio di fare una breve dormita o di bestemmiare.

Esercitare una forza con la mano o con un oggetto per comprimere o schiacciare qualcosa, come ad esempio premere un pulsante o spingere l’acceleratore di un veicolo.

Ridurre in frammenti con una forte compressione, frantumando e schiacciando con forza, come ad esempio le noci, le olive, le patate o l’uva nel tino.

Ridurre l’altezza o la dimensione di un oggetto o di una superficie, facendolo apparire più piatto o più basso, come nel caso di un cappello con la tesa larga che schiaccia la testa.

Riuscire a prevalere in modo netto e deciso, dominando e sopraffacendo l’avversario, come accaduto nella sanguinosa battaglia in cui il nemico è stato schiacciato. In senso figurato, può anche indicare l’oppressione subita da una persona o la sensazione di essere intrappolati in un incubo che ci schiaccia. Inoltre, nel linguaggio popolare toscano, può significare bocciare, ovvero non superare un esame o una prova.

Eseguire un colpo secco e violento dall’alto verso il basso, con l’obiettivo di far rimbalzare la palla nel campo avversario, in modo che l’avversario non riesca a intercettarla. Tale azione viene eseguita soprattutto nel tennis, nel ping-pong e nella pallavolo.

Subire una compressione o una pressione tale da causare un appiattimento, una deformazione o una rottura. Ad esempio, gli abiti nella valigia si sono compressi e deformati, oppure bisogna fare attenzione affinché le uova non subiscano una pressione e si rompano.

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