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sacrificare

Offrire in dono alla divinità, mediante un rito solenne, prodotti della terra o animali, anche se in passato anche uomini, al fine di onorarla e renderla propizia.

Nel contesto della religione cattolica, eseguire il rito del sacrificio della Messa, ovvero celebrare la cerimonia in cui si commemora la morte di Gesù Cristo e si offre il suo corpo e il suo sangue. Inoltre, può indicare l’atto di celebrare la Messa da parte del sacerdote. Al di fuori del contesto religioso, può indicare l’atto di rinunciare o privarsi di qualcosa di importante o prezioso per raggiungere un obiettivo o soddisfare un bisogno.

Metaforicamente, privarsi di qualcosa di importante, sia esso materiale o immateriale, per raggiungere un obiettivo specifico. Ad esempio, abbandonare la propria vita sociale per dedicarsi alla carriera o donare tutti i propri risparmi per sostenere un’opera di beneficenza.

Mettere qualcuno o qualcosa in una situazione che limita le sue opportunità e le sue aspirazioni, svalutando le sue qualità e le sue capacità. Ad esempio, relegare un impiegato eccellente in un ufficio di basso livello, far crescere una pianta in un ambiente buio o impiegare il proprio ingegno in lavori inutili.

Compire un’azione che richiede un alto prezzo personale o che comporta la rinuncia a qualcosa di importante per il raggiungimento di un obiettivo o per il bene di qualcun altro.

Accettare volontariamente di subire privazioni, disagi o danni per il beneficio di qualcuno o di qualcosa, o in vista di un obiettivo specifico.

Manifestare una profonda dedizione nei confronti di un’idea o di un valore, anche a costo di rinunce personali significative. In senso figurato, può indicare anche l’abbandono ad un piacere o ad un’attività, spesso in modo eccessivo o estremo.

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