Animale anfibio privo di coda, appartenente all’ordine degli Anuri, caratterizzato da un corpo tozzo e appiattito, con pelle verrucosa e ghiandole secernenti una sostanza liquida irritante per le mucose. Il colore del rospo varia dal bruno al verde olivastro. Durante la stagione riproduttiva si sposta in prossimità dell’acqua per l’accoppiamento e la deposizione delle uova. In Italia sono comuni il rospo comune e il rospo smeraldino. Il termine “rospo” può anche riferirsi a due specie di pesce del genere Lofio, noti come pescatrice o rana pescatrice, e al mal del rospo, una tara della lingua dei bovini. In senso figurato, “ingoiare un rospo” significa dover sopportare una situazione spiacevole, mentre “sputare il rospo” indica rivelare un motivo di preoccupazione o rancore dopo averlo tenuto nascosto.
Individuo che presenta un aspetto poco attraente o un comportamento scontroso e poco socievole, tanto da risultare spiacevole per gli altri. Inoltre, può indicare l’atto di dover accettare o sopportare una situazione sgradevole o ripugnante per necessità o convenienza, simile a ingoiare un rospo.
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