Tornare a stagnare o a formare uno strato di liquido immobile; riparare o saldare nuovamente con lo stagno, come ad esempio una pentola.
Far rimanere immobile e senza circolazione un liquido, in modo tale da creare una tenuta stagna e impermeabile, come ad esempio quando si rendono stagni le botti o le barche.
Trovarsi in uno stato di immobilità o di mancata circolazione, senza alcun movimento o progresso.
Fermarsi e accumularsi, riferito ad acqua o altri liquidi, in un punto specifico senza più scorrere o fluire. Inoltre, può indicare la cessazione del flusso di un liquido, come il sangue, all’interno di un organismo a causa di una cattiva circolazione.
In senso esteso, indicare la condizione di permanenza immobile di un liquido, come accade nell’acqua stagnante. In senso figurato, esprimere la situazione di un’attività che non è più attiva e che si trova in uno stato di inattività o di stasi.
Quando un liquido o un flusso si ferma e smette di scorrere, si dice che ristagna. In particolare, l’acqua piovana può ristagnarsi e creare pozzanghere sul terreno.
Azione di bloccare il movimento di un liquido, impedendone il flusso naturale. Ad esempio, si può cercare di ristagnare il sangue in caso di emorragia o di evitare che le acque di un fiume ristagnino a causa di una frana.
« Torna all'indice del dizionario