Posticipare o rinviare un’azione o un evento a una data successiva rispetto a quella prevista originariamente.
Azione di restituire o rendere qualcosa ad una persona, oppure di rinviare o respingere una richiesta o un’offerta.
Azione di mandare qualcuno o qualcosa in un luogo specifico, come il luogo di provenienza o da un luogo all’altro. Può anche significare liberare o dimettere qualcuno, come nel caso di un malato che viene rimandato a casa. Inoltre, può essere utilizzato figurativamente per descrivere la situazione in cui qualcuno viene continuamente indirizzato da una persona all’altra senza mai arrivare a una conclusione. Infine, esiste anche l’espressione popolare “rimandare qualcuno da Erode a Pilato”, che significa inviare qualcuno da una persona all’altra senza ottenere una risposta definitiva.
Nell’ambito temporale, procrastinare, ritardare o posticipare un evento, un appuntamento o una vacanza ad una data successiva.
In ambito di lettura, indicare al lettore di un’opera di consultare un’altra fonte o un’altra pagina dello stesso testo per approfondire una determinata informazione. In alternativa, si può utilizzare il termine “rinviare”.
Posticipare un evento, una decisione o un’azione a una data successiva, in particolare quella autunnale, come ad esempio la riparazione di una o più materie scolastiche non sufficientemente superate, con la possibilità di sostenere un esame di riparazione.
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