Struttura geometrica caratterizzata da una serie di linee ortogonali che si intersecano tra loro, utilizzata per tracciare un disegno su un’immagine da riprodurre in uguale o diversa grandezza. Inoltre, il termine reticolo può anche riferirsi alla disposizione spaziale regolare dei costituenti di una sostanza cristallina, come atomi, ioni o molecole.
Struttura anatomica o istologica caratterizzata da un intreccio di fibre o vasi, oppure la seconda cavità dello stomaco concamerato dei ruminanti, derivato da una dilatazione esofagea e comunicante sia con il rumine sia con l’esofago e l’omaso, in cui il cibo viene separato in parti grossolane e parti già fini e sminuzzate. Il nome deriva dalla struttura ad alveoli delle pliche interne.
In ottica, sistema di tratti o fili sottili, posti sul piano del diaframma di uno strumento ottico, come un cannocchiale o un microscopio, che permettono di inquadrare con precisione gli oggetti osservati e, in alcuni casi, di misurarne le dimensioni. Il reticolo può essere costituito da fili paralleli o incrociati, o da una superficie metallica riflettente o uno schermo opaco con fenditure rettilinee equidistanti.
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