Il referendario è un funzionario che, a partire dal tardo Impero romano, si occupa di riferire all’imperatore le suppliche dei cittadini, trasmettere i pareri dell’imperatore ai giudici e svolgere mansioni di segreteria. Nel corso del tempo, il termine ha assunto diverse sfumature di significato, fino ad arrivare all’uso attuale in Italia, dove indica i magistrati del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti, con la qualifica di primo referendario per i più esperti. In senso scherzoso, il termine può anche indicare una persona che riferisce cose riservate o che agisce come spia.
Termine che indica una persona che ha il compito di organizzare e gestire un referendum, ovvero una consultazione popolare su una questione politica o sociale.
Il referendario è un magistrato che lavora presso il Consiglio di Stato e la Corte dei Conti. Il suo compito principale è quello di studiare e istruire le cause, in modo da poterle poi riferire alla sezione competente. Inoltre, il referendario può essere anche il supplente di un membro in un organo collegiale.
Nella Curia Romana, un prelato che lavora presso la cancelleria della Segnatura Apostolica e svolge il ruolo di relatore nelle cause discusse presso il tribunale.
Aggettivo che si riferisce al referendum e alle sue pratiche, utilizzato in ambito politico e giuridico per indicare ciò che riguarda la consultazione referendaria e le campagne a sostegno di essa.
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