Termine di uso regionale che indica l’organo dell’udito presente sulla testa degli esseri umani e degli animali.
In senso figurato, si intende una parte sporgente e arrotondata di un oggetto, come ad esempio le ansa di una tazza o le protuberanze di un’anfora. Inoltre, il gesto di piegare gli angoli delle pagine di un libro o di un quaderno viene definito come “fare le orecchie”.
In agricoltura, la porzione superiore dell’avanpiede dell’aratro.
Piegatura a forma di ansa presente sulla cornice di porte e finestre nell’ambito dell’architettura.
Termine che indica un’apertura posta ai lati della cassa armonica degli strumenti ad arco, di dimensioni variabili e spesso indicata con il diminutivo “orecchiétta” o “orecchièlla”. In senso figurato, può essere utilizzato per indicare un piccolo pezzo di pasta allungato e incavato, noto come “orecchietta”, oppure per descrivere un orecchio di dimensioni maggiori del normale, con le varianti “orecchiona” e “orecchiaccia”.
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