In campo archeologico, l’opus si riferisce alle diverse tecniche costruttive utilizzate nell’antica Roma per la realizzazione di strutture murarie e pavimentazioni. Tra queste tecniche si annoverano l’opus incertum, caratterizzato dall’utilizzo di pietre irregolari a vista, l’opus latericium, basato sull’utilizzo di mattoni d’argilla, l’opus musivum, un mosaico per pareti realizzato con vetro e madreperla, e l’opus sectile, una pavimentazione composta da marmi e pietre irregolari.
Termine utilizzato in campo musicale, spesso abbreviato in “op.”, seguito da un numero progressivo, per indicare le composizioni di un autore presenti nel catalogo ufficiale delle sue opere, redatto dall’autore stesso o da un musicologo.
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