Parola utilizzata per negare o escludere il concetto espresso dal verbo al quale è anteposto, oppure per negare l’intera frase in cui è presente. Può essere rinforzato da avverbi o locuzioni avverbiali, e può essere utilizzato in diverse forme grammaticali, come l’imperativo negativo o la negazione di un verbo. Inoltre, può essere utilizzato in espressioni idiomatiche come “non c’è di che” o “un non so che”.
Utilizzato per esprimere una negazione implicita o attenuata di un aggettivo, sostantivo o avverbio, attraverso l’uso della litote.
Parola utilizzata per negare o escludere il contenuto di una proposizione o per esprimere una scelta disgiuntiva tra due opzioni. Può essere utilizzata anche in forma ellittica per esprimere una scelta tra due opzioni o per porre una domanda di tipo disgiuntivo.
Parola utilizzata nelle domande dirette o indirette che richiedono una risposta affermativa.
Prefisso che esprime negazione o assenza di ciò che segue, utilizzato per formare locuzioni sostantive come “non credenti” o “non intervento”.
Termine utilizzato per negare o escludere l’affermazione precedente, con l’aggiunta di un senso di ripetizione o enfasi.
Termine utilizzato come eufemismo per negare il significato espresso da un sostantivo, un aggettivo o un avverbio, senza l’impiego di un verbo sottinteso. Inoltre, può essere utilizzato per indicare una persona che non professa alcuna fede religiosa, un individuo sordo o un individuo cieco.
Parola che indica negazione o esprime dubbio, sospetto o timore in relazione a un’azione o a una situazione. Viene anche utilizzata in proposizioni comparative, temporali e in esclamazioni, oppure in locuzioni come “a meno che”, “salvo che”, “eccetto che”, “mancare poco che”, “non poter fare a meno di” e “in men che non si dica”.
Termine utilizzato per esprimere la negazione o l’assenza di qualcosa, spesso utilizzato in modo enfatico nelle numerazioni.
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