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maggiore

Che supera in grandezza, altezza o intensità; il più grande in assoluto. Inoltre, può indicare una situazione in cui si applica una logica di maggioranza, come ad esempio “la maggior parte” o “la maggioranza”. Viene anche utilizzato per indicare una situazione di forza maggiore, ovvero un impedimento insormontabile. Infine, può essere utilizzato per indicare una situazione di successo o di moda, come in “andare per la maggiore”.

Che possiede una posizione di rilievo superiore rispetto ad altre persone o cose, caratterizzato da un’importanza maggiore. In ambito artistico, si riferisce all’insieme delle opere più importanti di un determinato autore.

Che ha un’età superiore rispetto ad altre persone o oggetti, oppure che ha una grandezza superiore rispetto ad altre cose. Inoltre, si riferisce all’età in cui si acquisisce la capacità di disporre di sé e dei propri beni, secondo la legge italiana.

Che possiede un grado superiore rispetto ad altri, come ad esempio le autorità di maggior rango all’interno dello Stato. In ambito ecclesiastico, si riferisce ai gradi del suddiaconato, diaconato e sacerdozio. Nel contesto dei comuni medievali, le Arti maggiori comprendevano notai, giudici, mercanti, speziali, cambiatori, pellicciai, della lana e della seta.

In ambito musicale, scala che presenta un intervallo di terza maggiore partendo dalla tonica. In generale, si indica come maggiore l’intervallo più grande tra due dello stesso nome.

Individuo che ha raggiunto un’età superiore rispetto ad altri appartenenti allo stesso gruppo o contesto sociale, come ad esempio un fratello o un compagno di classe.

Persona che detiene una posizione gerarchica superiore rispetto ad altre.

Al plurale, si riferisce ai genitori, ai nonni o ai predecessori di una persona.

Individuo che occupa un ruolo di comando superiore a quello di un altro individuo in un qualsiasi ordine gerarchico, con particolare riferimento all’ufficiale dell’esercito o dell’aviazione che si colloca tra il tenente colonnello e il capitano.

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