La capacità di pensare, elaborare concetti e comprendere il mondo circostante, che si manifesta attraverso le facoltà cognitive dell’uomo. In senso esteso, l’intelletto rappresenta la capacità di giudicare con obiettività ed equilibrio, ma anche la perdita di questa capacità può portare alla pazzia. In ambito filosofico, l’intelletto è considerato la facoltà di intendere ed elaborare concetti, e può essere divino o umano.
In senso esteso, individuo che possiede una notevole capacità intellettuale o dotato di particolari virtù dello spirito. In passato, il termine veniva utilizzato per indicare il ceto intellettuale, ma oggi è meno comune.
La capacità razionale e intuitiva dell’essere umano di elaborare e organizzare le idee, generando concetti e giudizi. Nella filosofia classica, l’intelletto è considerato come l’attività intuitiva che si contrappone alla ragione discorsiva. Nella filosofia moderna, invece, l’intelletto è visto come l’attività analitica rispetto a quella sintetica.
Capacità mentale che permette all’uomo di comprendere e analizzare informazioni, concetti e verità, sia naturali che soprannaturali, e che può essere sviluppata grazie all’aiuto divino.
Capacità mentale di una persona di comprendere, ragionare e apprendere, che si manifesta attraverso il modo in cui essa pensa e si esprime.
Capacità cognitiva e consapevolezza di un individuo, in grado di comprendere e apprendere nuove informazioni.
Termine che indica la capacità di comprendere e ragionare, di elaborare pensieri e di risolvere problemi, e che in passato indicava anche il significato, il senso o l’interpretazione di un testo o di un discorso.
L’insieme di facoltà che permettono all’uomo di pensare e comprendere, elaborando concetti e giudizi in modo obiettivo ed equilibrato. In senso esteso, l’intelletto rappresenta la capacità di pensare e intendere, mentre la perdita del ben dell’intelletto può portare alla pazzia o alla perdita della capacità di giudicare con obiettività. In ambito filosofico, l’intelletto è la facoltà di intendere ed elaborare concetti, anche in riferimento alla divinità.
In senso ampio, individuo dotato di una notevole capacità intellettiva o di specifiche virtù mentali. In senso meno comune, si riferisce al gruppo sociale composto da persone che si dedicano prevalentemente all’attività intellettuale.
L’intelletto è la facoltà razionale dell’uomo che gli consente di intuire, organizzare e produrre idee, concetti e giudizi. In filosofia, è considerata la fonte essenziale della conoscenza scientifica, distinta da altre facoltà dello spirito come la ragione, la sensibilità e la volontà. A seconda della corrente filosofica, l’intelletto può essere inteso come attività intuitiva o analitica rispetto ad altre forme di ragionamento.
Capacità mentale che permette all’uomo di comprendere e ragionare su concetti complessi, anche di natura soprannaturale, grazie al dono dello Spirito Santo.
Capacità mentale di una persona che si esprime attraverso il pensiero, la ragione e la comprensione, e che può influenzare la personalità e il modo di percepire la realtà.
Capacità cognitiva dell’essere umano che gli consente di comprendere, ragionare e apprendere, e che può essere intesa anche come la consapevolezza di sé e del mondo circostante. Per estensione, l’intelletto può essere considerato come la rappresentazione dell’essere umano stesso, in quanto dotato di questa capacità cognitiva.
Capacità mentale di comprendere e ragionare, che consente di dare significato e interpretazione a parole, frasi e discorsi.
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