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fuoricombattimento

In ambito sportivo, condizione del pugile che rimane a terra per più di dieci secondi, oppure, in senso figurato, situazione in cui una persona è messa in difficoltà e non è in grado di agire o reagire.

Stato di un pugile che, a causa di una serie di colpi subiti dall’avversario o per decisione dell’arbitro, non è più in grado di difendersi efficacemente o di proseguire l’incontro. Questa condizione può essere determinata da un fuoricombattimento tecnico, ovvero quando l’arbitro giudica che il pugile non può più proseguire l’incontro, anche se non è caduto a terra per più di dieci secondi, oppure da un fuoricombattimento vero e proprio, ovvero quando il pugile resta a terra per più di dieci secondi dopo essere stato colpito dall’avversario.

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