Il fuoco è il risultato della combustione che produce calore e luce sotto forma di fiamma. Può essere acceso in un focolare o in un fornello elettrico, a gas o a carbone. Il fuoco può essere utilizzato per riscaldare, cucinare o illuminare, ma può anche rappresentare un pericolo se non gestito correttamente. In senso figurato, il fuoco può indicare una passione intensa, un’ira improvvisa o un’emozione effimera.
Fenomeno di combustione che produce calore e luce, spesso utilizzato per riscaldare o cucinare. I vigili del fuoco sono professionisti specializzati nella gestione degli incendi. L’espressione “mettere una città a ferro e fuoco” indica un atto di violenza e distruzione che può includere incendi e saccheggi.
Manifestazione di energia sotto forma di fiamme, calore e bagliore, che può essere di origine naturale o artificiale. Può essere utilizzato per indicare un rogo o un fulmine, ma anche il fuoco eterno dell’inferno. Inoltre, può riferirsi a fenomeni come il fuoco fatuo, oppure ai fuochi d’artificio, ovvero prodotti pirotecnici che vengono lanciati in aria e fatti esplodere in occasione di feste e celebrazioni, con vari effetti di colore e rumore. In senso figurato, può essere utilizzato per descrivere una persona che mostra uno spirito brillante e arguto nelle conversazioni.
Condizione di elevata temperatura e intensità, sia fisica che emotiva, che può manifestarsi attraverso un forte calore, una grande energia o una grande passione.
Il fuoco è un impianto domestico che serve a scaldare o cucinare, costituito da un focolare e una fonte di calore, che può essere a fiamma viva o meno. Può essere utilizzato per cucinare o per riscaldare un ambiente. In senso figurato, l’espressione “mettere troppa carne al fuoco” indica l’impegno eccessivo in troppe attività contemporaneamente.
Fenomeno di combustione che produce calore e luce, spesso utilizzato per riscaldare o cucinare. In ambito bellico, indica l’esplosione di un’arma da fuoco o l’apertura di una serie di spari contro il nemico.
In particolare al plurale, si riferisce alla caldaia di una nave o di una locomotiva a vapore. Il verbo “accendere” o “spegnere i fuochi” indica l’azione di avviare o interrompere il funzionamento della caldaia.
Sensazione di calore intenso o di arsura, spesso associata a una passione ardente o a un’emozione forte. Può essere espressa attraverso parole violente o gesti concitati, e può essere presente in ambito artistico o creativo come estro poetico o artistico.
Elemento naturale che si manifesta sotto forma di fiamme e calore, prodotto dalla combustione di un combustibile come la legna o il carbone.
Fenomeno luminoso che si manifesta all’estremità degli alberi delle navi, causato da eventi elettrici atmosferici, noto come Fuoco di Sant’Elmo.
Il fuoco è un punto di una conica in cui la distanza tra il punto stesso e una retta fissa, chiamata direttrice, è costante rispetto alla distanza tra il punto e un qualsiasi altro punto della conica.
Elemento naturale che produce calore e luce attraverso la combustione di materiali infiammabili come legna, carbone o gas.
Punto in cui si concentrano i raggi luminosi di una sorgente posta all’infinito, situato sull’asse di un sistema ottico rifrangente o riflettente. Può essere un fuoco reale, nel caso di un sistema ottico convergente, o un fuoco virtuale, nel caso di un sistema ottico divergente. In senso figurato, può indicare anche la messa a fuoco di un’immagine nitida o la precisione nell’individuazione dei termini di un problema o di un argomento.
Termine che indica una fiamma o una brace che si sviluppa dalla combustione di un materiale infiammabile, utilizzato per riscaldare o cuocere cibi, o per produrre luce e calore. In alcuni giochi infantili, viene utilizzato come segnale per indicare la vicinanza di un oggetto nascosto.
Azione di produrre calore e luce tramite la combustione di un materiale infiammabile, spesso utilizzata per cucinare o riscaldare ambienti.
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