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forca

Strumento agricolo costituito da un manico di legno lungo e una forcella a due o tre denti all’estremità, utilizzato per spostare fieno, paglia o letame. In alcune regioni, il termine “forca” viene anche utilizzato come verbo per indicare l’azione di marinare la scuola.

Struttura composta da due pali verticali conficcati nel terreno e uniti in alto da un palo trasversale, utilizzata come patibolo per l’impiccagione tramite un cappio. In senso figurato, il termine può essere utilizzato per indicare una persona degna di disprezzo o una situazione di grande umiliazione.

Oggetto dalla forma biforcuta, utilizzato in diversi contesti come ad esempio per tenere tesa la corda dei panni stesi ad asciugare, come timone per i carri trainati da buoi o come attrezzo marittimo adibito a svariati usi.

Passaggio stretto tra due vette montuose appuntite, che può essere considerato come una sorta di forchetta naturale.

In dialetto toscano, termine utilizzato per indicare un giovane dispettoso o un ragazzino birichino. In senso figurato, “fare forca” significa saltare la scuola o evitare un impegno importante.

Termine antico che indica la biforcazione di una strada, ovvero il punto in cui essa si divide in due direzioni diverse.

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