> > > fine


fine

Che ha uno spessore ridotto, come ad esempio un filo di seta o dei capelli sottili. Inoltre, si riferisce anche a grana minuta, come la sabbia fine o una pioggerella leggera. Contrapposto a spesso o grosso.

In senso esteso, si riferisce ad una qualità acuta e penetrante, come quella di un occhio o di un orecchio. Può essere utilizzato per descrivere anche un’ironia tagliente o un’obiezione molto pungente. Sinonimo di “sottile”, mentre il contrario è rappresentato da “ottuso” o “grossolano”.

Che si distingue per la sua raffinatezza e per la sua fattura di alta qualità, come ad esempio un ricamo pregiato o un abbigliamento elegante. Inoltre, può essere utilizzato per descrivere un lavoro di oreficeria eseguito con grande cura e precisione. Al contrario, non si applica a prodotti comuni o di bassa qualità.

Aggettivo che indica un elevato livello di raffinatezza e distinzione, sia nell’aspetto che nei gusti. Si contrappone all’aggettivo “rozzo”.

In senso figurato, si riferisce ad una persona che si distingue per la sua delicatezza e gentilezza nei modi. Tuttavia, se utilizzato in modo volgare, può assumere un significato negativo e offensivo.

In senso figurato, si riferisce ad un’aria pulita e priva di impurità.

Termine che indica la conclusione di un evento o di un’azione.

Il punto estremo o ultimo di qualcosa, come ad esempio la fine di una strada, di un mese o di un anno. Può essere utilizzata come esclamazione per annunciare la conclusione di qualcosa, oppure per augurare una buona fine e un miglior inizio. Può anche indicare l’eternità o la continuità di qualcosa, come nel caso di un tormento senza fine. Inoltre, può essere utilizzata per indicare la conclusione di un discorso o di un’azione, oppure per esprimere un’idea di conclusione o di sommatoria, come in “alla fine dei conti”.

Risultato o esito di un’azione o di un evento, che può essere positivo o negativo. Può anche indicare la conclusione di un’attività o di un racconto.

Termine di un ciclo o di un evento, che può essere positivo o negativo. Può indicare la conclusione di una fase della vita o di un progetto. Inoltre, può essere utilizzato per indicare l’uccisione di qualcuno.

Stato di conclusione o termine di un’azione, di un evento o di un periodo di tempo, che può essere raggiunto in modo graduale o improvviso.

Termine di un’azione o di un evento, indicando il momento in cui si raggiunge l’obiettivo prefissato.

Scopo o obiettivo che si intende raggiungere, attraverso un’azione o un progetto. Può essere inteso come l’intenzione o il proposito che si ha in mente, oppure come il risultato finale che si vuole ottenere. Inoltre, può essere utilizzato per indicare l’intenzione di fare qualcosa, come nel caso di “a fine di” o “al fine di”, oppure per indicare un’azione che si esaurisce in se stessa, senza avere uno scopo determinato, come nel caso di “fine a se stesso”.

Risultato o esito di un’azione o di un evento. Può essere positivo o negativo. Inoltre, può essere utilizzata come clausola di riserva in un contratto o in una trattativa, per indicare la possibilità di non effettuare un’operazione qualora non si verifichino le condizioni necessarie.

Termine o punto di arrivo di un’azione o di un evento, spesso associato a un limite o a un freno che ne determina la conclusione.

Termine o punto di arrivo di un’azione o di un evento, spesso indicativo di un obiettivo raggiunto o di una conclusione.

« Torna all'indice del dizionario