Calzatura costituita da una suola con strisce di cuoio e lacci che si avvolgono intorno al polpaccio, utilizzata dagli antichi Greci e Romani. In particolare, gli attori tragici indossavano una variante costituita da un sandalo di legno dalla suola spessa, mentre i Romani utilizzavano uno stivale alto per la caccia. In epoca più recente, il termine coturno è stato ripreso per indicare una calzatura elegante per donna, di origine orientale, chiusa e allacciata sul davanti, che ha avuto successo durante il primo Impero.
Scarpa indossata dagli attori tragici nella Grecia e nella Roma antica, caratterizzata da una suola spessa di sughero e legata a metà gamba. In senso figurato, il termine può riferirsi alla poesia tragica, al genere tragico o alla tragedia stessa. Inoltre, l’espressione “calzare il coturno” può indicare l’atto di scrivere tragedie.
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