Proiezione ossea o cutanea sporgente e di forma variabile che si sviluppa sull’osso frontale degli animali ungulati, come cervi, buoi e arieti. In senso figurato, le espressioni “alzare le corna” o “drizzare le corna” indicano un atteggiamento di sfida o di orgoglio, mentre “abbassare le corna” o “piegare le corna” indicano un atteggiamento di sottomissione o di umiliazione. Altre espressioni come “fare le corna” o “dire corna” indicano un gesto di scherno o di maledizione, mentre “prendere il toro per le corna” significa affrontare una difficoltà con determinazione.
Appendice rigida o carnosa situata sul capo o sul torace di alcuni animali, che può essere di varie forme e dimensioni. Nel linguaggio comune, può anche indicare un bernoccolo o una protuberanza sulla testa.
Oggetto a forma di cono o di spirale, spesso utilizzato come strumento musicale o come ornamento. Nel linguaggio popolare, il termine viene anche utilizzato per indicare il tradimento amoroso, mentre l’espressione “fare un corno” indica l’azione di rivolgersi a un fornitore diverso dal solito.
Materiale ottenuto dalle corna degli animali ruminanti, utilizzato per la creazione di oggetti come bottoni, pettini e altri manufatti.
Oggetto realizzato a partire dal corno di un animale, che viene scavato e adattato per diversi utilizzi, come ad esempio il contenimento di polvere da sparo. Inoltre, può essere anche associato al simbolo dell’abbondanza, rappresentato dalla cornucopia.
Oggetto di varia materia che presenta una forma simile a quella di un corno. Può essere utilizzato come ciondolo portafortuna a forma di corno o come berretta a forma di corno dei dogi veneziani. Inoltre, il termine può riferirsi anche al calzascarpe a forma di corno.
Estremità appuntita e curva, spesso associata a una forma a corno. Può riferirsi alla punta di oggetti come l’incudine o alla forma curva della luna. In senso figurato, può indicare anche le due alternative possibili di un dilemma o i due lati di un altare. Inoltre, può fare riferimento alla regione dell’Africa centrale che comprende Eritrea, Etiopia, Gibuti e Somalia, chiamata Corno d’Africa.
Punto elevato e appuntito di una montagna, spesso denominato con nomi specifici come Corno Bianco o Corno Nero, che si trovano nelle Alpi dolomitiche o nel massiccio del Gran Sasso d’Italia.
Termine popolare ed eufemistico utilizzato per indicare l’assenza o la mancanza di qualcosa, spesso utilizzato per esprimere l’incapacità di comprendere o di cogliere un concetto.
Una sporgenza o un prolungamento di un organo, in particolare del cervello, che può essere frontale, occipitale o sfenoidale.
In architettura militare, il corno del bastione rappresenta la parte sporgente e appuntita di un’opera fortificata, costituita da due lati rettilinei che si congiungono ad angolo.
Estremità sporgente e appuntita di un oggetto, come l’antenna di una vela latina o il picco di una randa aurica. In ambito marino, il termine può anche riferirsi ad una grossa tromba utilizzata per segnalazioni durante la navigazione con nebbia, nota come corno da nebbia.
Termine che può indicare l’ala di uno schieramento militare o il lato sinistro di un esercito.
Strumento musicale a fiato, originariamente ricavato da un corno di bue, utilizzato per dare segnali, specialmente in eserciti e cacce. Oggi, il corno è uno strumento in ottone a forma di tubo avvolto a spira, con una campana allargata all’estremità, dotato di chiavi e pistoni. In ambito musicale, il corno può essere anche conosciuto come corno bassetto o corno inglese, a seconda della sua forma e del suo registro. In senso figurato, suonare il corno d’Orlando significa chiedere aiuto a gran voce, ma senza successo.
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