Che non presenta interruzioni temporali o spaziali, come una serie ininterrotta di eventi o suoni, senza alcuna pausa o interruzione.
Che si verifica in modo costante e ripetitivo, come ad esempio i terremoti che colpiscono frequentemente alcune zone geografiche, oppure un’attività che viene svolta con assiduità e costanza, come pregare Dio.
Riferito ad un oggetto o ad un evento, che non presenta interruzioni o variazioni evidenti nello spazio o nel tempo. Inoltre, può essere utilizzato per descrivere un oggetto o una superficie che appaiono come uniti e compatti, senza soluzioni di continuità.
In campo elettrico, flusso di corrente che si mantiene costante in intensità e direzione senza subire variazioni.
In linguistica, consonante che può essere pronunciata in modo prolungato, come ad esempio le consonanti f, l, m, n, r, s, v, z.
In matematica, una funzione che è priva di interruzioni nel suo campo di definizione e che ha come unico limite il valore della funzione stessa in ogni punto.
In campo musicale, si intende un accompagnamento costante e uniforme, generalmente eseguito con strumenti come l’organo o il clavicembalo, che svolge la funzione di sostenere e armonizzare la melodia principale.
In modo costante e senza interruzioni, in maniera incessante e ripetuta nel tempo.
Qualcosa che non presenta interruzioni o discontinuità sia nel tempo che nello spazio.
In matematica, il termine “continuo” può riferirsi a due differenti concetti. Il primo è il continuo dei numeri reali, che rappresenta l’insieme di tutte le successioni decimali, sia limitate che illimitate. Il secondo è il continuo geometrico, che rappresenta l’insieme di tutti i punti presenti sulla retta.
In campo medico, il continuo è una condizione di integrità del tessuto organico, che viene interrotta in caso di ferita o incisione.
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