L’aspetto cromatico che i corpi assumono in seguito alla riflessione della luce su di essi. Si possono distinguere varie tonalità di colore, tra cui i sette colori dell’iride, e si possono ottenere effetti cromatici differenti attraverso l’utilizzo di colori brillanti, vivaci, chiari, scuri o cupi. Inoltre, la fotografia e il film a colori sono in grado di riprodurre i colori naturali degli oggetti ripresi, mentre l’assenza di colore può essere definita come incolore o monotona.
Sostanza naturale o artificiale utilizzata per tingere o dipingere, che conferisce un aspetto cromatico a una superficie o a un’opera d’arte. Può essere un colore primitivo, come il bianco, il giallo, il rosso, l’azzurro e il nero, o un colore composto, ottenuto dalla combinazione di due o più colori primitivi per ottenere la sfumatura desiderata. Inoltre, il colore può essere utilizzato come mezzo espressivo nell’arte pittorica, dimostrando la maestria dell’artista nell’uso del colore. Infine, il colore può essere anche una sostanza che conferisce il colore a una superficie, come nel caso della vernice o della pittura.
Tonalità che caratterizza un oggetto o una superficie, che può essere osservata e percepita dall’occhio umano e che può variare in base alla luce e alle sfumature. In riferimento al volto umano, il colore può indicare lo stato fisico o spirituale della persona, assumendo tonalità come il roseo, il pallido, l’olivastro o altre sfumature.
Tonalità cromatica che caratterizza un oggetto o una superficie, in particolare la pelle di una persona che non appartiene alla razza bianca e che presenta una colorazione scura.
L’insieme di tonalità e sfumature che caratterizzano l’aspetto visivo di un oggetto o di un ambiente. In senso figurato, il termine si riferisce anche alla rappresentazione di un’esperienza o di un evento con toni e sfumature emotive particolari. Inoltre, l’espressione “dirne, farne di tutti i colori” indica la commissione di ogni sorta di stravaganza o malvagità. Infine, il “colore locale” rappresenta l’insieme degli aspetti più caratteristici e pittoreschi di un luogo o di un ambiente, come rappresentati in opere letterarie o artistiche.
La qualità di un’esperienza o di un’opera che si distingue per la vivacità, l’intensità e la forza espressiva. Può essere utilizzata per arricchire la narrazione di un racconto o per dare maggiore vivacità a una performance teatrale. Inoltre, il termine può riferirsi all’insieme degli elementi che caratterizzano un luogo specifico, noto come “colore locale”. L’uso eccessivo di espedienti retorici ed effetti di vivacità espressiva è noto come “fare del colore”. Infine, un “pezzo di colore” è un articolo giornalistico che aggiunge alla narrazione dei fatti note, in particolare di ambiente, per rendere la storia più vivace e coinvolgente.
Proprietà fisica di un oggetto o di una superficie che determina la percezione visiva dell’occhio umano. In senso figurato, si può riferire anche ai simboli distintivi di una nazione, di un partito, di una squadra sportiva o di un’organizzazione, come la bandiera, lo stemma o la divisa.
In senso figurato, l’orientamento o l’opinione di una persona, spesso riferito alla sfera politica o ideologica, che può variare nel tempo.
Proprietà fisica dei corpi che si manifesta attraverso la percezione visiva, caratterizzata dalla variazione di tonalità, intensità e luminosità. In ambito ludico, il termine “colore” si riferisce alla combinazione di carte dello stesso seme, sia nel gioco delle carte che nel poker.
Il colore è la percezione visiva che si ha in seguito alla riflessione delle onde elettromagnetiche da parte dei corpi. Esso può essere descritto come una sensazione fisiologica o come la luce stessa, monocromatica o policromatica, costituita da una o più radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze d’onda. Inoltre, il colore può essere suddiviso in colori fondamentali, complementari e primari, a seconda delle loro proprietà e delle loro interazioni.
Proprietà visiva di un oggetto o di una superficie che determina la percezione di tonalità e sfumature, in base alla quale si distinguono gli oggetti tra loro.
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