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colmare

Riempiere completamente un contenitore fino all’orlo, come ad esempio una cassa di libri. In senso figurato, esagerare o superare i limiti, come nel caso di colmare il sacco o la misura.

Agire affinché una superficie diventi uniforme e priva di vuoti, riempiendo eventuali buche o depressioni con del materiale, come terra o cemento. In senso figurato, intervenire per completare o supplire a una mancanza, eliminando una lacuna.

In senso figurato, fornire in grande quantità qualcosa a qualcuno, come ad esempio attenzioni, benefici o ingiurie. Inoltre, riempire qualcuno di un particolare sentimento, come la felicità o la speranza.

Rendere completo qualcosa che manca di qualcosa, riempiendo il vuoto presente.

Riempire completamente uno spazio vuoto o una lacuna, fino a raggiungere il livello desiderato.

Raggiungere il massimo livello di riempimento, fino a quando non è più possibile contenere altro.

In passato, indicava il compimento o l’avverarsi di un evento o di una situazione. Inoltre, veniva utilizzato come verbo riflessivo per indicare l’avverarsi di un evento o di una situazione.

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