Il censo rappresenta il patrimonio di un cittadino che può essere soggetto a tributi in base alla legge. Inoltre, è possibile avere, dare o tenere beni a censo, ovvero a condizione di corrispondere una rendita o un interesse annuo. Esistono anche diverse tipologie di censo, come il censo livellare, ovvero la somma annua da pagare per l’uso di un terreno o di un edificio, e il censo riservativo, ovvero la rendita annua che il proprietario di un immobile si riserva di ottenere in caso di cessione della proprietà.
Il censo è un tributo che viene pagato allo Stato in base alla propria ricchezza e ai propri averi. Inoltre, il censo rappresentava anche un requisito per la nomina a senatore, richiedendo il pagamento di un’importante somma di denaro per almeno tre anni consecutivi.
Il censo è un tributo che viene applicato sul patrimonio o sulla ricchezza di un individuo o di una famiglia. In senso esteso, il termine può anche riferirsi al patrimonio o alla ricchezza stessa.
Pratica di registrazione sistematica delle informazioni demografiche e socio-economiche di una popolazione, che può includere la raccolta di dati sulle proprietà e sui beni posseduti dai singoli individui. In passato, il censo era utilizzato anche come strumento per la riscossione di tributi.
In ambito socio-economico, il censo è un’indagine statistica che ha lo scopo di rilevare e quantificare le caratteristiche della popolazione residente in un determinato territorio, come ad esempio il numero di persone, le loro attività lavorative e le proprietà immobiliari possedute.
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