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cavezza

Accessorio in cuoio o corda utilizzato per legare la testa di un animale, passando intorno al muso o tra le corna, allo scopo di condurlo o di legarlo a un oggetto. In senso figurato, può essere utilizzato per indicare un vincolo o un obbligo che impedisce la libertà di azione.

La cavezza è una figura retorica che rappresenta un ostacolo o un impedimento che impedisce il raggiungimento di un obiettivo. In senso figurato, può essere utilizzata per indicare una situazione di limitazione o di freno che impedisce a qualcuno di agire liberamente. L’espressione “mettere la cavezza a qualcuno” significa tenere qualcuno sotto controllo o in soggezione, mentre “levare la cavezza” indica il lasciare libero qualcuno da un vincolo o da una limitazione. Infine, “rompere la cavezza” significa liberarsi da uno stato di soggezione o di limitazione.

Termine antico che indicava un capestro o una fune utilizzata per impiccare. In senso figurato, poteva essere usato per indicare una persona disonesta o un criminale. Il termine poteva essere declinato al diminutivo “cavezzìna” o al superlativo “cavezzone”, mentre la forma peggiorativa era “cavezzàccia”.

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