campo

Spazio naturale piatto e uniforme, delimitato e circoscritto, che presenta caratteristiche omogenee rispetto all’ambiente circostante.

Una porzione di terreno destinata alla coltivazione o al pascolo, che può essere coltivata con diversi tipi di colture o utilizzata come pascolo per animali. In senso esteso, il termine può anche riferirsi alla campagna in generale, con tutte le attività e le persone che vi lavorano.

Spazio pianeggiante e attrezzato per attività sportive o ricreative all’aperto, come ad esempio il tennis, il golf o altri sport. Inoltre, può anche indicare un’area di atterraggio e decollo per velivoli leggeri o un parco giochi per bambini. Inoltre, può essere utilizzato per indicare un’area improvvisata per atterraggi di emergenza, in particolare per aerei in avaria.

Area aperta e pianeggiante utilizzata come accampamento per spedizioni escursionistiche o militari. In questo luogo si possono piantare le tende e organizzare la vita quotidiana. Inoltre, può essere utilizzato come centro logistico permanente di una spedizione. Il termine “campo” può anche riferirsi alle attrezzature mobili utilizzate negli accampamenti di soldati e, per estensione, nei campeggi. Infine, il “campo di Agramante” è un’espressione che indica un gruppo di persone litigiose e in disaccordo tra loro.

Spazio delimitato e organizzato per l’esecuzione di un’attività lavorativa, comprendente strutture, attrezzature tecniche e alloggi per il personale impiegato.

Area delimitata e recintata, destinata ad ospitare persone per motivi particolari, come lavoro, raccolta dei terremotati, internamento di prigionieri, profughi o militari. Può essere attrezzata con strutture adeguate, come ospedali o basi logistiche. In particolare, il termine “campo” può riferirsi anche a luoghi di internamento forzato, come i campi di concentramento o di sterminio utilizzati durante la seconda guerra mondiale.

In senso figurato, si intende un’area specifica di attività o di studio in cui una persona si specializza o eccelle, come ad esempio nel campo dell’arte.

In senso figurato, il campo rappresenta la possibilità di agire liberamente e senza limitazioni, come ad esempio avere la libertà di azione o concedere ad altri la possibilità di agire senza restrizioni.

Una porzione di superficie di un oggetto, spesso utilizzata come sfondo per elementi figurativi in opere d’arte o artigianali. In araldica, si riferisce alla porzione dello scudo che costituisce il fondo su cui si stagliano le insegne, mentre in numismatica, si riferisce alla parte della superficie di una moneta o medaglia che separa la figura dalla leggenda.

Termine dialettale che indica una piazza o un’area aperta utilizzata per vari scopi.

Insieme di valori di una grandezza fisica misurabile in ogni punto di una regione dello spazio, che può essere rappresentata da un vettore o da un angolo solido. Tale grandezza può essere di diverso tipo, come ad esempio elettrica, magnetica, gravitazionale o ottica.

Una porzione di terreno delimitata che può essere utilizzata per diverse attività, come l’agricoltura, lo sport o il campeggio. In ambito cinematografico, il campo si riferisce alla porzione di spazio inquadrata dall’obiettivo della macchina da presa e riprodotta su pellicola, nastro magnetico o monitor. Il campo può essere classificato in base alla distanza delle figure inquadrare dalla macchina da presa, come campo lunghissimo, campo lungo, campo medio e campo totale.

In linguistica, il campo semantico rappresenta un insieme di parole che condividono un significato comune e sono interconnesse tra loro in base ai loro rapporti di significato.

Spazio aperto, generalmente non pavimentato, destinato ad attività agricole, sportive o ricreative, che può essere delimitato da confini naturali o artificiali.

Area delimitata, solitamente all’aperto, utilizzata per esercitazioni militari o per eventi sportivi o culturali. Può anche riferirsi a un luogo pericoloso o caotico, oppure a una scelta di posizione o di campo di interesse, come in politica.