Copia di un oggetto ottenuta tramite l’impronta in negativo di un materiale duttile e solidificabile, come cera o gesso, su una figura in rilievo o in incavo. Il calco consente di riprodurre una o più copie dell’originale e può essere utilizzato per creare oggetti simili all’originale.
Rappresentazione grafica ottenuta tramite la tecnica del ricalco di un disegno preesistente. Può anche indicare un’imitazione o una copia di un’opera d’arte o di un oggetto.
Il calco è un processo linguistico che consiste nella riproduzione di una parola, locuzione o costruzione sintattica straniera nella lingua ricevente, o nell’attribuzione di un nuovo significato a una parola già esistente, influenzata dalla corrispondente parola straniera. Inoltre, il calco può essere inteso come l’elemento lessicale, sintattico o semantico ottenuto dalla trasposizione di una lingua all’altra, come la traduzione letterale delle parti di una parola composta straniera o l’acquisizione di un nuovo significato di un vocabolo per influsso di quello che la parola corrispondente ha in un’altra lingua.
Procedimento tecnico che consiste nell’ottenere una copia in rilievo di una pagina composta di caratteri tipografici, mediante l’impronta su uno speciale cartone. Inoltre, può indicare una traccia di disegno o scrittura trasferita sulla pietra litografica, utilizzata come guida per l’incisore. In ambito scientifico e tecnico, il prefisso “calco-” viene utilizzato per indicare il rame o ciò che somiglia al rame.
« Torna all'indice del dizionario