Termine utilizzato dai Greci e dai Romani per indicare un individuo straniero, ritenuto di cultura inferiore, oppure appartenente a uno dei popoli che invasero i territori dell’Impero romano.
Aggettivo che indica un comportamento, un’usanza o una tradizione considerati incivili e lontani dal modello di civiltà occidentale, oppure che fa riferimento a qualcosa che appartiene ai popoli considerati barbari.
Aggettivo che indica un comportamento crudele e inumano, caratterizzato da efferatezza e mancanza di pietà. Può anche riferirsi ad un’azione eseguita in modo rozzo e non curato.
Aggettivo che indica una persona o un comportamento rozzi e privi di raffinatezza. In ambito linguistico, si riferisce a uno stile o a una lingua che presenta numerosi barbarismi, ovvero parole o espressioni straniere o non conformi alla grammatica e alla sintassi della lingua di riferimento.
Termine utilizzato presso i Greci e i Romani per indicare un individuo di altra stirpe o cultura, straniero rispetto alla comunità di appartenenza.
In senso figurato, persona che si comporta in modo incivile e rozzo, soprattutto rispetto ai canoni culturali occidentali, come ad esempio durante un pasto.
Individuo appartenente ad uno dei popoli che invasero i territori dell’Impero Romano durante le invasioni barbariche.
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