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asprezza

Attributo di ciò che è ruvido o sgradevole al tatto, come ad esempio la consistenza dei frutti acerbi. Può anche riferirsi a un suono fastidioso, come un cigolio, o a un ambiente naturale brullo e selvatico, come le pianure steppose. Inoltre, può indicare il rigore del clima, come in un inverno estremamente freddo. Opposto di asprezza è la dolcezza o la gradevolezza.

Caratteristica di ciò che è scabroso o ruvido, che può presentarsi come una superficie aspra o impervia. In senso esteso, può indicare anche la difficoltà o l’impervietà di un percorso o di un’esperienza.

La qualità di essere severi, rigidi o duri, sia nel carattere che nel linguaggio. In senso esteso, può indicare anche una certa crudeltà, come quella che si manifesta in una lotta combattuta con grande asprezza. In senso figurato, può riferirsi alla durezza, alla severità dei modi o alla violenza di una polemica.

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